L’acquisto dell’autovettura è sempre stata una di quelle spese che sono al centro della pianificazione fiscale e che tende a generare innumerevoli dubbi e quesiti di ogni genere.

Sia perché molti imprenditori hanno piacere di gratificarsi con un’autovettura di un certo tipo sia perché, trattandosi di una spesa senza dubbio rilevante, è bene scegliere la formula fiscale più conveniente.

Se devo fare un acquisto da 100 euro e dimentico di chiedere la fattura poco male, ho solo perso 22 euro di IVA e da 30 a 50 euro di costi.

Sono comunque soldi persi ed è sempre bene essere attenti e precisi, tuttavia non posso dire che il mio budget generale ne soffra più di tanto.

Se invece parliamo di una nuova autovettura allora si tratta di una spesa a molti zeri.

  • Di conseguenza c’è necessità di maggiore attenzione soprattutto perché regalare più soldi del dovuto allo Stato non fa mai piacere, specie in questo periodo.

Quindi cosa devo fare con la nuova autovettura?

Autovettura nuova: ci sono dei reali vantaggi fiscali ad acquistarla?

La risposta più ovvia a questa domanda è DIPENDE.

Chiaramente non è una risposta di circostanza perché ci sono alcuni fattori che incidono (permettimi il gioco di parole) sulla scelta del “veicolo fiscale” da utilizzare.

Partiamo da un concetto di base, ovvero le percentuali di IVA e di costo che puoi “scaricare”:

  • le attività di rappresentante ed agente di commercio possono detrarre il 100% dell’IVA e dedurre l’80% del costo dell’autovettura
  • tutte le altre attività possono scaricare il 20% del costo ed il 40% dell’IVA dell’autovettura

Queste percentuali si applicano sia sul costo di acquisto dell’autovettura che su tutte le spese connesse come il carburante, le manutenzioni, le assicurazioni e via dicendo.

Tuttavia c’è una precisazione importante, ovvero che le percentuali di detraibilità dell’IVA sono connesse all’uso esclusivo per fini aziendali.

  • Se l’autovettura è utilizzata anche per fini personali sarà necessario proporzionare la percentuale (del 20 oppure del 100%) all’effettivo uso per ragioni di lavoro

Quindi usare l’autovettura per effettuare la pianificazione fiscale molto spesso non è una buona strategia e le cattive notizie non sono finite…

Autovettura e tetto fiscale di spesa

Come Devi sapere che esiste un importo massimo di spesa che il Fisco ti permette di utilizzare in contabilità.

Questa limite è pari a 25.822,84 euro per gli acquisto effettuati da agenti e rappresentanti e di 18.075,99 per tutti gli altri.

Questo vuol dire che

se acquisti un’autovettura da 100K il Fisco ti lascia “scaricare” solamente 18K di costo ed il resto è indeducibile.

Inoltre si tratta di un costo “pluriennale” e questo significa che l’importo andrà spalmato nel corso degli anni tramite la procedura di ammortamento.

➡️ Ti faccio subito un esempio di questo concetto con l’ipotesi di acquisto di una vettura con un prezzo di 100.000 euro (IVA compresa) da parte di una SRL che fa attività di consulenza.

Per prima cosa calcoliamo la parte di IVA all’interno del prezzo, ovvero 18.033 euro.

Di questi 18K di IVA ne puoi scaricare solamente il 40%, ovvero 7.213 euro.

Il rimanente costo di 81967 supera (chiaramente) il tetto ammesso che è di 18.076 ed è su questo importo che dobbiamo calcolare la percentuale del 20%.

Ci rimangono esattamente 3.615 euro che andranno spalmati in 4 quote di ammortamento pari a circa 904 euro per anno.

Tra l’altro il primo anno la quota di ammortamento è ridotta a metà, quindi il costo utilizzabile nel primo esercizio è pari a circa 450 euro.

Questo vuol dire che nel primo anno andrai a risparmiare ben 108 euro di imposta, dopo averne spesi centomila!

Ti starai chiedendo se c’è qualche differenza oppure qualche vantaggio ad usare il leasing oppure il noleggio operativo.

Autovettura in Leasing

Il leasing è un contratto di affitto con riscatto finale, quindi le regole sull’IVA e sul costo sono le stesse che hai visto sopra.

In passato si potevano fare dei contratti super-veloci da 24 mesi pertanto i leasing avevano la meglio sull’acquisto perché potevi scaricare il costo in un arco temporale più ristretto.

A partire dal 2014 il contratto di leasing deve essere di durata almeno pari al periodo di ammortamento, ovvero 48 mesi.

Questo vuol dire che gli effetti fiscali sono esattamente gli stessi, senza ovviamente contare la questione degli interessi e del minore esborso immediato di capitale.

Come imprenditore infatti devi sempre avere sotto controllo la liquidità, quindi la valutazione si sposta dal piano fiscale a quello del portafoglio.

Autovettura a noleggio

Per i contratti di noleggio valgono le stesse regole che ti ho appena spiegato con una ulteriore limitazione.

Il contratto di noleggio prevede una quota legata ai servizi, ovvero le manutenzioni periodiche, ed una “quota finanziaria” riferita al noleggio vero e proprio dell’autovettura.

  • La quota di noleggio finanziario può essere dedotta solo per un importo annuo di 5.165 Euro per gli agenti e di 3.615,20 Euro per tutti gli altri.

Questo importo (guarda caso) corrisponde esattamente alla quota di ammortamento massima utilizzabile con la modalità dell’acquisto diretto.

In altre parole l’acquisto di un’autovettura è sempre poco efficiente dal punto di vista fiscale, indipendentemente dalla formula adottata.

Scaricare l’autovettura al 100% è possibile?

Partiamo prima di tutto da un concetto di fondo, ovvero che tutte le limitazioni che hai letto fino a questo momento riguardano solamente le autovetture.

Se acquisti un autocarro (ad esempio un Fiorino) allora non hai nessuna limitazione e lo puoi scaricare per intero.

Nel corso del tempo la fantasia dei contribuenti unita all’ingegno dei costruttori d’auto ha dato vita ad una serie di soluzioni davvero originali.

Ho persino visto un Notaio immatricolare un E63-AMG come autocarro, dicendo che gli serviva per portare i fascicoli presso gli uffici pubblici…

All’Agenzia delle Entrate stanno ancora ridendo per il tentativo davvero originale che ha generato (ovviamente) un poderoso verbale d’accertamento.

La regola generale dell’inerenza va pur sempre rispettata e questo vuol dire che possono scaricare gli autocarri al 100% solamente le attività che realmente necessitano di un autocarro.

Comunque la soluzione di immatricolare una vettura come autocarro, quindi utilizzare la regola che prevede la deducibilità piena, è stata così tanto abusata che il Fisco è intervenuto mettendo delle limitazioni.

Il Fisco ha limitato tutti i veicoli che “a prescindere dalla categoria di omologazione, risultano da adattamenti che non ne impediscono l’utilizzo anche ai fini del trasporto privato di persone“.

Tradotto a “Pane & Salame” vuol dire che:

  • se somiglia ad una autovettura, allora lo scarichi come un’autovettura, ovvero con le limitazioni, indipendentemente da come lo hai immatricolato

Il Fisco già da tempo ha preparato una lista di autovetture che chiama “finti autocarri” e la lista è sempre aggiornata, quindi è meglio evitare di sentirsi più furbi di loro!

Autovettura e rimborsi Chilometrici

In alcuni casi c’è una valida alternativa, ovvero quella di intestare l’autovettura alla persona fisica ed utilizzare i rimborsi chilometrici.

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici si tratta di farsi rimborsare dalla propria azienda una cifra forfettaria in base ai chilometri percorsi.

Le trasferte effettuate per ragioni di lavoro possono essere molto vantaggiose perché, a seconda della percorrenza totale, il rimborso può arrivare a superare il costo reale del gasolio e delle rate dell’auto.

Ovviamente questo sistema deve essere valutato attentamente perché, ad esempio, devi escludere il tragitto casa-lavoro.

Questo vuol dire che, se fai pochi chilometri all’anno, oppure se la maggior parte delle trasferte sono casa-ufficio, oppure supermercato e simili, allora sono preferibili le altre formule di acquisto.

Inoltre c’è una limitazione per le ditte individuali ed i forfettari che non possono usare questo sistema.

Autovettura: per concludere

Avrai già capito che non c’è una ricetta che va bene per tutti perché ogni imprenditore ha le proprie esigenze particolari.

Se è vero che ogni situazione ti porta ad una soluzione diversa allora è altrettanto vero che c’è una cosa che rimane costante, ovvero le informazioni.

  • Per prima cosa è necessario avere tutte le informazioni precise sul tipo di auto, sull’uso che ne devi fare, sulla frequenza con cui la vuoi cambiare, sul tipo di struttura fiscale da utilizzare e via di questo passo.

  • Il secondo passaggio è quello di prendere carta e penna e fare due conti e (con un po’ di pazienza) arrivare a scegliere la formula più adatta alla tua situazione in modo da avere più soldi e pagare meno tasse.

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