Se hai una SRL e ogni mese ti ritrovi a dover prelevare denaro per le tue spese personali, sai già quanto può essere frustrante.
La soluzione più usata?
La busta paga da amministratore.
Apparentemente semplice, del tutto legale… ma fiscalmente inefficiente.
La scena è questa: oggi prendi lo stipendio, domani (o meglio il 16 del mese dopo) arriva un F24 che ti mangia quasi tutto.
E come se non bastasse, il tuo bilancio aziendale diventa meno bancabile, con utili compressi e margini più deboli.
Per evitare tutto questo, molti imprenditori iniziano a valutare la cosiddetta trasparenza fiscale.
Una scelta interessante, che può portare vantaggi reali, ma anche effetti collaterali seri se affrontata con leggerezza.
In questo articolo ti spiego come funziona la trasparenza fiscale, quali problemi risolve, quali rischi comporta e perché – in ogni caso – la scelta va fatta con i numeri alla mano.
Perché la busta paga da amministratore ti sta costando troppo
La busta paga da amministratore è comoda da gestire e rassicurante per chi ha sempre lavorato da dipendente.
Ma in una SRL, il gioco spesso non vale la candela.
Ecco perché:
- L’F24 che paghi il mese successivo è quasi pari a quanto hai incassato.
- A livello aziendale, il costo del lavoro abbatte l’utile.
- Un utile basso rende il bilancio meno sano → meno credibilità bancaria, più difficoltà di accesso al credito.
Quindi stai pagando le tasse due volte:
- Come persona fisica, per il reddito che incassi;
- Come imprenditore, perché l’azienda perde attrattività finanziaria.
- Tutto questo solo per poter prelevare legittimamente una somma mensile.
- Ecco perché molti iniziano a cercare una strada più efficiente: ed è lì che entra in gioco la trasparenza fiscale.
Come funziona la trasparenza fiscale in una SRL
La trasparenza fiscale è un regime opzionale che permette alla SRL di non pagare direttamente l’IRES, ma di “trasferire” l’utile ai soci, che lo dichiarano e lo tassano personalmente.
Il vantaggio principale è evidente:
- L’utile resta “pulito” in azienda, senza costi da amministratore che lo comprimano;
- Il bilancio appare più solido → migliore bancabilità, miglior rating;
- L’imprenditore può prelevare senza creare nuovi costi a bilancio.
In pratica, si ottiene un effetto simile a quello delle società di persone, ma all’interno di una SRL.
Non si tratta di un trucco e non è nemmeno evasione: è una opzione fiscale prevista dalla normativa.
Ma attenzione: va comunicata ufficialmente all’Agenzia delle Entrate, e comporta una serie di vincoli che non vanno sottovalutati.
I 3 motivi per cui la trasparenza fiscale non è sempre vantaggiosa
Se stai pensando: “Fantastico, facciamola subito!”, fermati un attimo.
La trasparenza fiscale non è una scorciatoia senza rischi. Ecco perché.
1. Il socio diventa fiscalmente responsabile degli utili, anche se non li incassa
Con la trasparenza fiscale, l’utile è tassato in capo al socio, anche se non viene distribuito.
In pratica, potresti pagare tasse su redditi che non hai mai visto.
E se l’azienda ha un problema di liquidità, sei comunque tenuto a versare l’IRPEF come se tutto fosse andato perfettamente.
2. C’è un vincolo di permanenza triennale
Una volta scelta la trasparenza fiscale, non puoi tornare indietro prima di tre anni.
Se gli utili crescono troppo (ottima notizia per l’azienda), potresti finire in uno scaglione IRPEF superiore → più tasse di quante ne avresti pagate con l’IRES.
3. Limita gli effetti della PEX e penalizza le holding
La trasparenza fiscale interferisce con la PEX (partecipation exemption).
Questo significa che se vendi una partecipazione societaria, non potrai applicare pienamente l’esenzione fiscale prevista.
In sostanza, la trasparenza rende meno efficiente la gestione degli investimenti aziendali e delle holding.
Il principio che resta sempre valido: sapere dove vanno a finire i soldi
Alla fine, la vera questione non è “busta paga o trasparenza”, ma consapevolezza.
Molti imprenditori non sanno davvero come funzionano le dinamiche fiscali, e si affidano a decisioni prese per abitudine o su consiglio del commercialista.
Ma stiamo parlando dei soldi che ti sei guadagnato con fatica.
Non puoi delegare tutto e sperare che vada bene.
La trasparenza fiscale, come qualsiasi strumento, funziona solo se sai usarlo. Altrimenti, è solo un altro modo per complicarsi la vita.
Vuoi fare scelte fiscali intelligenti? Allora devi iniziare a guardare i numeri, a capire dove finiscono i soldi, a gestire con lucidità.
Trasparenza fiscale o no? Parti da un’analisi strategica
Come sempre, la risposta giusta è: dipende.
La trasparenza fiscale può essere una leva utile, ma va integrata in una strategia complessiva di gestione.
Cosa devi valutare prima di sceglierla:
- Quanti utili genera la tua azienda?
- Hai una proiezione dei prossimi 2-3 anni?
- Hai bisogno di accesso al credito?
- Usi la tua SRL anche per fare investimenti?
- E soprattutto:
Hai un controllo di gestione attivo, che ti aiuta a simulare scenari fiscali diversi?
Se non hai risposte a queste domande, non prendere decisioni affrettate.
Parti dai numeri, parla con chi li sa leggere davvero e costruisci una gestione fiscale su misura per la tua realtà.
Perché a volte, il modo migliore per pagare meno tasse è semplicemente quello di smettere di improvvisare.
Se ti serve aiuto per la tua azienda puoi contattarmi tramite questo ⋙ modulo di contatto ⋘.
Articolo aggiornato il 12 Giugno 2025
Massimo,
se passasse la proposta della flat tax con uno scaglione al 15% per redditi fino a 80.000€ e uno scaglione al 20% per redditi oltre gli 80.000€ la trasparenza fiscale sarebbe ancora più vantaggiosa, dico bene?
Ciao Marzio,
sono anch’io curioso di vedere quando (e se) arriverà la FLAT TAX.
Una volta letto il provvedimento definitivo di legge farò sicuramente un articolo.
Saluti.
MT
Massimo, non ho capito se il provvedimento è già definitivo ma mi pare di capire che ci siamo con la flat tax al 15% fino a 65K!
ciao, complimenti per la spiegazione, ma ti sei dimenticato di dire che pagano il 26% sull’utile solo i soci che non sono in regime d’impresa, ovvero i soci di capitale che non sono iscritti come commercianti.
Ciao Paolo,
temo tu stia facendo confusione: soci che sono contemporaneamente lavoratori pagano il 26& sugli utili distribuiti, tanto quando lo pagano i soci di capitale.
I contributi INPS dei soci lavoratori si calcolano sul reddito della società, indipendentemente dalla distribuzione effettiva!
Se vuoi approfondire la questione INPS segui questo link: https://www.massimotonci.it/?p=3090
Saluti.
MT
Salve,
Ma il 26% non si pagava solo su 58,14% di utili distribuiti? Che vuol dire un totale di imposizione del 35.488 (24.000+11.488)?
Grazie mille per i consigli e la spiegazione fatta molto bene!
Ciao Corina,
dal 1° gennaio 2018 la tassazione sugli utili è calcolata con aliquota fissa al 26%.
Nel 2017 si calcolava l’IRPEF (aliquota proporzionale) sul 58,14% degli utili distribuiti.
Per l’INPS leggi questo articolo: come pagare meno INPS/.
Saluti.
MT
In realtà non è così. Esistono sempre variazioni fiscali in aumento (e, a volte, in diminuzione). Ne consegue che l’imponibile fiscale è sempre diverso dal reddito effettivamente distribuibile, spesso maggiore, a volte molto maggiore.
In questi casi, optando per la trasparenza, i soci pagheranno imposte su importi che non possono essere distribuiti poiché non concorrono a formare il profitto.
Per non parlare della normativa civilistica che impedisce o riduce la possibilità di distribuire utili.
Ciao Tiberio,
sono lieto del tuo contributo.
Il fatto che ci possano essere dei costi fiscalmente indeducibili non invalida il mio ragionamento, quindi si tratta semplicemente di fare i conteggi in modo corretto.
Vedo che sei un “addetto ai lavori” pertanto faccio un esempio a beneficio di tutti i miei lettori non-tecnici.
Ipotizziamo che nel mio esempio (SRL con 50K di utili e due cosi) ci siano anche 5K di costi indeducibili.
In questo caso la tassazione per trasparenza farà in modo che questi 5K siano tassati al 35% (circa) al posto del 24% della SRL con IRES.
In pratica sui 5K paghi una maggior imposta di 500 euro.
In questo caso il risparmio è di “solo” 11.500 euro, al posto di 12.000!
Pianificare vuol dire prendere carta, penna e la calcolatrice e mettersi a fare i compiti.
Saluti.
MT
Ciao Massimo e complimenti per lo spessore di questo sito.
Nel tuo esempio prendi in esame una società con soci paritetici. Se invece fosse fortemente sbilanciata?
Ad esempio 95+5 e diciamo senza altri redditi da entrambe le parti.
Varierebbero i numeri, e quindi il messaggio di questo tuo post?
Grazie
Ciao Flavio,
in caso di quote sbilanciate i numeri ovviamente cambiano perché la progressività delle imposte non varia.
Ho fatto delle simulazioni e fino a circa 100/120K di utile la trasparenza continua ad esse comunque conveniente.
Se vuoi che analizziamo in privato il tuo caso contattami a questa pagina.
Saluti.
MT
Ciao Massimo,
io so che con l srls si paga il 24% di ires e sull’utile distribuito diciamo anticipo socio il 12,50% se venisse applicata, alle srl la flat tax si avrebbe il 15% di ires e il 12,50% anticipo socio e’ invariato oppure scende in proporzione. Fammi sapere grazie
M. A
Ciao Massimo,
non ho la più pallida idea di cosa tu stia dicendo, specie sul “12,5% di anticipo socio”.
Saluti.
MT
12,50% sono le tasse sugl utili che vengono presi in anticipo
La tassazione sulla distribuzione di utili oggi è al 26%.
(Era il 12,5% fino al 2011 per le sole partecipazioni non qualificate).
Saluti.
MT
[… ] commento parzialmente troncato [… ] base imponibile pari al 5% (esenzione del 95%) per le società di capitali. l ultimo rigo riguarda le societa’ di capitali fammi sapere grazie massimo
Ciao Massimo,
commentare quello che scrivo io va bene, fare copia ed incolla di quello che scrivono negli altri blog … anche no!
Se cerchi info sulla PEX (ovvero come dichiarano gli utili le società di capitali allora segui questo link: https://www.massimotonci.it/?p=2533
Saluti.
MT
Buonasera,
Nell’articolo che tratta sul come risparmiare sui contributi INPS, ho trovato questa frase:
“A questo punto tu potresti essere l’amministratore della SRL ristorante, ovvero la persona che ci lavora a tempo pieno, ma SENZA essere socio….quindi niente INPS”.
Ma allora questa persona come ci lavora lì? Deve essere assunta? Avrà una retribuzione? Quindi di conseguenza contributi INPS? Oppure c’è un modo per evitare tutto questo?
E poi un’altra domanda: qual’è il vantaggio in termini di tasse tra una snc e una srls?
Grazie mille
Corina, rispondi nei commenti del post in questione, sono certo che li Massimo ti risponderà. Qui sei fuori tema. 🙂
Buona sera,
Con la SRL si ha una responsabilità limitata tuttavia ho letto che optando per la transparenza fiscale, i soci diventano illimitatamente responsabili in solido tra di loro e con la società (senza transparenza fiscale solo la società è responsabile per le imposte da questa dovute).
E’ corretto?
Ciao Christian,
è vero in parte: per I debiti della SRL risponde solo la SRL, anche in caso di trasparenza fiscale.
Discorso diverso per le imposte: qualora ci sia un accertamento fiscale sul reddito della SRL trasparente le imposte sono dovute dai soci, così come avviene per le società di persone.
Saluti.
MT
Buonasera, ho una srls unico socio.. attualmente non ho né busta ne nulla perché non prendo nulla dalla società.. quest’anno vorrei iniziare a prendere soldi e il mio commercialista mi consiglia di farmi una busta paga poiché lavorando per la pubblica amministrazione devo generare il durc che in questo momento non ho.. è possibile generare un durc se mi metto in trasparenza? Il durc mi serve per ricevere i pagamenti.
Ciao Lorenzo,
il DURC lo puoi ottenere se sei in regola con i contributi, compresi quelli personali.
La trasparenza è un sistema alternativo per calcolare le imposte e non incide sul calcolo dei tuoi contributi INPS (gestione artigiani e commercianti).
Saluti.
MT
Ciao Massimo,
Grazie per gli utili contenuti.
Premettendo di non essere un addetto ai lavori, ho letto che tra le condizioni di trasparenza è elencato che i soci devono avere tra il 10% ed il 50% delle quote. Quindi il regime di trasparenza non può essere adottato da una Srls a socio unico?
Grazie mille e Buona giornata
Ciao William,
esistono due tipi diversi di trasparenza, uno per le società ed uno per le persone fisiche.
Quello per le persone fisiche non ha nessun controllo sulle quote, quindi puoi avere la trasparenza anche se sei socio unico.
Saluti.
MT
Buongiorno Massimo,
srl 2 soci lavoratori, con più di € 900 di contributi a persona trimestrali fissi, a quanto pare non in proporzione al fatturato o agli utili. E’ corretto? Percepiamo un compenso amministratore ma anche solo su 10.000 si pagano tantissimi contributi che poi vanno nella gestione separata, è vantaggioso questa operazione o no? Avrò diritto ad un’altra pensione pagando doppi contributi? Con distribuzione utili si paga 26% ires + 3.9 % irap + il 26% sugli utili distribuiti invece con la trasparenza solo il 3.90% irap e irpef a scaglioni sui dividendi corretto? Considerando 2 soci fino a quanti utili conviene la trasparenza, 100k,130k,150k? Con la trasparenza rispondiamo illimitatamente solo per la questione tasse? Ma in caso di non trasparenza i soci srl non risondono di nulla nè confronto terzi nè confronto l’ erario? Grazie
Ciao Giovanni,
questo spazio è dedicato ai commenti e le tua raffica di domande assomiglia ad una richiesta di consulenza.
Per avere aiuto puoi usare questa pagina contatti.
Saluti.
MT
Come prelevare soldi da una srl? Mi hanno consigliato il compenso amministratore ma si pagano tanti contributi!!! E poi il compenso si va a sommare a altri redditi per la determinazione dell’irpef? Grazie
Ciao Giovanni,
dai un’occhiata al mio blog, ad esempio a questo articolo: http://www.massimotonci.it/prelevare-dalla-srl.
Se ti serve aiuto specifico puoi contattarmi attraverso la pagina contatti.
Saluti.
MT
buongiorno, mi chiedevo praticamente come si compilano le dichiarazioni dei redditi della srl e quella personale del socio amministratore unico per poter godere di questi vantaggi? nel senso quali quadri si compilano per la srl e per il socio?Grazie
Ciao Giuseppe,
nella dichiarazione della società devi compilare il quadro TN ed in quella dei soci il quadro RH.
Saluti.
MT
Ciao massimo, grazie per la risposta ma non ho trovato il quadro TN NEL MODELLO SC18 .Nelle istruzioni ho letto di un quadro PN che comunque non ho nemmeno trovato fra i quadri del software uniconline dell’agenzia delle entrate
Ciao Giuseppe,
cerca bene, vedrai che lo trovi.
Se hai le istruzioni ministeriali vai a pagina 91.
Saluti.
MT
Buongiorno Massimo,
Magari non le interessa ma le segnalo una curiosa “somiglianza” di questo articolo pubblicato qualche settimana dopo il suo: [ LINK RIMOSSO ]
Grazie per la spiegazione e complimenti per il sito.
Saluti,
Roberto
Ciao Roberto,
grazie della preziosa segnalazione, tra l’altro si tratta di una persona che, in passato, ha seguito i miei corsi in Aula.
Non mi offendo quando mi copiano perché il plagio è una forma di ammirazione.
Alla prossima.
MT
Salve ottimo articolo.
– Ad inizio articolo per calcolare l’utile sottrae l’IRES, l’IRAP invece non va sottratto?
– per quanto riguarda il calcolo del’utile netto che i soci si possono distribuire va sottratto anche l’acconto IRES? (in tal caso nel primo anno di attività tra acconto e saldo rimarrebbe poco)
grazie
Ciao Luca,
l’importo dell’IRAP non è influenzato dalla scelta del regime di tassazione, quindi non ne ho tenuto conto.
Gli importi eventualmente versati come acconti IRES possono essere utilizzati dai soci (ognuno per la propria quota) per andare a diminuire il proprio IRPEF personale.
Saluti.
MT
Ciao Massimo ottimo articolo!
C’è una soglia di utile oltre la quale il regime di trasparenza non conviene? nel senso che, con utili alti, a causa dello scaglione iperf al 43% si pagherebbero più tasse
Ciao Francesco,
la soglia varia a seconda delle esigenze di prelevare gli utili.
Meno esigenze personali si hanno più bassa è la soglia (e viceversa).
Saluti.
MT
Ciao Massimo,
avevo optato per la trasparenza qualche anno fà, poi a causa di problemi, scelte e crisi tra soci abbiamo chiuso il bilancio 2023 con una forte perdita. Per trasparenza è stata imputata sulla dichiarazione dei soci 2024, ma il commercialista ci dice che queste somme potranno essere compensate entro un limite temporale e solo con ricavi percepiti da attività commerciale.
Risulta vero, inoltre, che non si può compensare con altri redditi?
Quindi, come compensare quella perdita, visto che il business aziendale non sembra più riprendersi?
Siamo legati alla trasparenza ancora fine a fine 2026.
Buonasera Luigi,
il socio persona fisica compensa solo con redditi della stessa categoria.
Inoltre si possono compensare solamente all’interno dello stesso periodo d’imposta, senza possibilità di riporto.
In altre parole è vietato compensare con reddito da lavoro dipendente, pensione, affitti, etc. e (trattandosi del 2023) sono già lettera morta.
Purtroppo le eventuali azioni andavano studiate un paio d’anni fa…
Saluti
MT