Piano di Cassa: uno strumento che pochissimi imprenditori utilizzano davvero, ma che fa tutta la differenza del mondo.
Se stai leggendo questo articolo è molto probabile che tu abbia già vissuto questa situazione: il tuo consulente ti dice che hai fatto utili… eppure il conto corrente aziendale è vuoto.
Ti giri, guardi i bonifici da pagare, gli F24 in arrivo e magari anche lo stipendio tuo personale che a volte non riesci a tirare fuori con serenità.
E pensi: “Ma com’è possibile che faccio utili e non ho soldi?”
La risposta è semplice: l’utile non è la cassa.
Finché ti affidi solo alla contabilità tradizionale e alla lettura dei bilanci a fine anno, continuerai a vivere questa realtà distorta.
Il Piano di Cassa serve proprio a risolvere questo problema.
Ti aiuta a sapere in anticipo quanti soldi avrai tra una settimana, un mese, tre mesi.
E non solo: ti permette di governare l’impresa con consapevolezza.
Perché il conto è vuoto anche se l’azienda produce utili
Hai un’attività che fattura, che ha clienti e che – sulla carta – fa pure buoni utili?
Eppure ogni mese la sensazione è sempre quella: mancano i soldi in banca.
La contabilità ti racconta solo una parte della storia. Ti dice quanto hai “guadagnato” in senso economico, cioè come differenza tra costi e ricavi… ma non ti dice dove sono finiti quei soldi.
Facciamo un esempio semplice:
- Hai venduto 10.000 € di servizi
- Hai sostenuto 7.000 € di costi
- Il tuo utile è pari a 3.000 €
Perfetto, ma… quei 3.000 euro di utile dove sono andati?
Magari sono ancora a credito con i clienti.
Oppure li hai spesi in un investimento o pagato debiti pregressi.
Quindi in cassa c’è poco o nulla.
Altro esempio ancora più comune.
Fai un investimento da 50.000 euro in un nuovo macchinario.
A livello contabile, quel costo viene ammortizzato in 5 anni, anche se i soldi li hai cacciati tutti subito.
Quindi nel bilancio c’è ancora utile, ma la cassa è completamente svuotata.
Questo succede ogni volta che ragioni solo per competenza contabile, senza tenere d’occhio i flussi reali di denaro.
Ecco perché il Piano di Cassa diventa essenziale.
Quando la cassa manca, tutto si complica
Se non hai controllo sulla cassa, l’azienda ti scivola tra le mani.
Ogni imprenditore lo sa: la gestione della liquidità è la parte più stressante del mestiere.
Quando hai incertezza su ciò che puoi pagare e su quando incasserai, tutto diventa più difficile.
Ecco cosa succede quando non monitori la cassa:
- Ritardi nei pagamenti → i fornitori iniziano a storcere il naso
- Hai sempre il fiato sul collo → perché non sai se a fine mese riuscirai a coprire stipendi e contributi
- Non riesci a cogliere occasioni → magari c’è uno sconto per un acquisto importante, ma tu non sai se puoi permettertelo
- Le banche ti guardano male → perché il saldo scende a zero troppo spesso
- Sei tu a correre dietro ai soldi invece di farli lavorare per te
È una spirale.
Più sei in affanno, più rischi di fare scelte sbagliate.
E tutto questo non dipende dal fatturato.
Dipende dalla mancanza di un Piano di Cassa.
Contabilità e istinto non bastano a governare la cassa
Molti imprenditori si affidano ancora al proprio istinto o alle “dritte” del consulente . Ma il più delle volte questo approccio è una lotteria.
Perché?
- Il consulente ti fornisce dati arretrati di mesi
- I saldi in banca ti dicono quanto hai oggi, non quanto avrai domani
- Gli incassi sono incerti, le entrate e i pagamenti si incrociano e saltano i piani
Nel frattempo, tu prendi decisioni a casaccio:
- investo?
- assumo?
- pago subito oppure rimando?
Senza un piano, procedi a vista.
Alla lunga questo è pericoloso.
Il Piano di Cassa serve a toglierti dal panico e farti agire con lucidità.
Non serve un software complicato e basta anche un banale foglio Excel ben strutturato e (soprattutto) aggiornato ogni settimana.
A cosa serve (davvero) un buon Piano di Cassa
Un buon Piano di Cassa ti pone in anticipo su tutto.
Ecco cosa puoi fare quando hai una previsione chiara dei tuoi flussi:
- Sai quanto puoi spendere
- Sai quando ti servirà liquidità aggiuntiva
- Puoi decidere se è il caso di investire o attendere
- Puoi muoverti in modo intelligente con le banche
- Puoi “pilotare” i flussi in base alle priorità aziendali
Il Piano di Cassa non è una noiosa analisi contabile.
È uno strumento di libertà imprenditoriale.
E soprattutto… ti fa dormire più sereno di notte.
Detto in altre parole ti permette di governare il presente e costruire il futuro con consapevolezza.
I primi passi con il tuo primo prospetto
Se vuoi iniziare con il tuo primo piano di cassa procedi in questo modo:
✱ conteggia tutte le entrate dei prossimi 3 mesi e mettile in tre colonne differenti (una per mese)
✱ conteggia tutte le uscite dello stesso periodo, possibilmente ordinate per priorità
✱ fai la differenza di ciascun mese e quella di tutti e 3 i periodi
Più il numero è positivo più sei al sicuro.
Più il numero è negativo più soldi ti mancano per fronteggiare tutte le spese.
A questo punto sai a quanto ammonta la differenza e puoi agire di conseguenza.
Per ogni miglioramento aggiorna il prospetto fino a che diventa la tua guida.
Puoi anche creare un foglio di Excel che ti permette di proiettare i flussi di cassa in un arco temporale di 6-12 mesi come nell’esempio qui sotto:
Concepto | Mese 1 | Mese 2 | Mese 3 |
---|---|---|---|
Vendite 1 | 5.000 | 5.000 | 2.000 |
Vendite 2 | 3.000 | 5.000 | 3.000 |
Totale entrate | 8.000 | 10.000 | 5.000 |
Costo 1 | 1.000 | 1.500 | 500 |
Costo 2 | 2.000 | 2.000 | 3.000 |
Costo 3 | 3.000 | 1.500 | 3.500 |
Totale costi | 6.000 | 5.000 | 7.000 |
Saldo mese | +2.000 | +5.000 | -2.000 |
Con il Piano di Cassa smetti di correre dietro ai soldi
Un’azienda senza cassa è come una macchina senza benzina.
Magari ha un bel motore, ma si ferma.
Rimanendo sull’esempio dell’auto possiamo dire che
il Piano di Cassa è il cruscotto che ti dice quanto carburante hai, dove sei diretto, e quando devi fermarti a fare rifornimento.
Senza questo strumento continuerai a lavorare per tutti (Stato, dipendenti, fornitori, consulenti, etc) tranne che per te stesso.
Ecco perché ogni imprenditore che vuole crescere deve imparare a gestire la cassa come una priorità assoluta.
Perché non è la contabilità che tiene in piedi la tua azienda.
E nemmeno gli utili.
Quello che tiene in piedi la tua azienda sono solo i soldi!
Se ti serve aiuto per la tua azienda puoi contattarmi tramite questo ⋙ modulo di contatto ⋘.
Articolo originale 8 Novembre 2017
Aggiornato il 14 Luglio 2025
parole sante Massimo, chiaro e concreto, ti condivido subito.
Grazie Luciano!
Grazie Massimo
Un articolo che ci riporta al buon senso e alla buona gestione.
Ottima spiegazione. Grazie!
Assolutamente d’accordo. E bisogna evitare, nel limite del possibile, di non lavorare con gli affidamenti bancari altrimenti occorre generare “cash” anche per gli oneri che spesso e volentieri sono da usurai! Piu’ ti servono i quattrini e piu’ le banche se ne approfittano!
Sono impressionato: tre anni fa, quasi quattro, sono rimasto improvvisamente senza il mio lavora da impiegatuccio che svolgevo da trent’anni.A cinquant’anni, messi insieme i miei risparmi, ho provato la strada dell’imprenditoria (ho una piccolissima srl) e in questo tempo non ricordo quanti mal di testa ho sofferto (per il mio scarso livello di educazione in materia) per cercare di capire la lingua di svariati commercialisti, avvocati ed esperti di gestione aziendale a cui chiedevo perchè faccio utili ma non ho soldi. Poi, per caso, stamattina “incontro” il tuo sito e in due minuti la nebbia sparisce, tanto che tutto mi sembra fin troppo semplice e mi chiedo: ma dov’è il trucco? Poi mi calmo e ragionandoci sopra capisco che non è stato tanto il concetto che hai espresso a stupirmi (che per forza di cose, avevo già “dovuto” imparare da solo sul campo a furia di testate nei muri) ma alle parole che hai usato. Semplici, dirette, efficaci. Peccato, davvero peccato non averti conosciuto prima, avrei speso quello che avevo per uno cosi. Ma tant’è, questa è la vita. Sono comunque molto contento di questa piacevole scoperta e spero che altri nelle mie condizioni di tempo fa, nella loro disperata ricerca di uno che parli la lro lingua, ti riescano a trovare in tempo. Pertanto, ti faccio i miei migliori complmenti. Vai avanti cosi!
Ciao Marco,
ti ringrazio dei complimenti e delle belle parole che hai speso.
Colgo l’occasione per augurarti buona Pasqua.
A presto.
MT
Hai prettamente ragione un linguaggio molto semplice .
Ho scoperto stasera il Suo blog. Bellissimo. Grazie mille, erano anni che volevo capire il cash flow. Suggerisco solo di usare “dà” con l’accento quando è terza persona singolare del verbo dare e “da” senza accento quando è preposizione…
Grazie dei complimenti (e dei suggerimenti).
Saluti.
MT
Veramente utile il tuo sito ! Riesco sempre ad avere informazioni e soprattutto ad apprenderle in maniera molto chiara grazie mille !!! Vorrei scriverti in privato per una consulenza riguardo una mia Srl , ma non riesco a farlo !!
Ciao Marco,
sono felice che trovi utile il mio blog.
Per scrivermi in privato usa questo link: https://www.massimotonci.it/?p=1218.
Saluti.
MT
Massimo perché dici che il mutuo non è deducibile?se è Per acquistare dei macchinari,lo è per forza, rientrerà nei costi e quindi non tassato.
Ciao Riccardo,
la rata del mutuo è composta da capitale + interessi.
La quota capitale rappresenta quello che restituisci alla banca.
Si tratta di una diminuzione dei debiti, quindi non è un costo.
Gli interessi invece si (ma solo quelli).
Quello che sei autorizzato a scaricare non è il debito bensì il costo che hai sostenuto per i macchinari.
Saluti.
MT