Può capitare che lʼimprenditore, in alcuni periodi, possa essere “senza compenso”.

Di conseguenza nasce la domanda se è “legale” essere amministratore senza compenso allʼinterno di una SRL.

Lʼarticolo di oggi è per fare chiarezza su questo argomento ed ovviamente parto dai fondamentali, ovvero cosʼè e come si calcola il compenso allʼamministratore.

Compensi Amministratori

Il compenso agli amministratori è la remunerazione che i soci stabiliscono per quelle persone che “mandano avanti la baracca”.

Gli amministratori possono coincidere con i soci oppure ci possono essere degli “Amministratori non soci”, ovvero persone estranee alla compagine sociale. In ogni caso

Sono sempre e solo i soci che “deliberano” il compenso per gli amministratori.

Questo vuol dire che ci deve essere un verbale di assemblea dei soci, altrimenti si rischia di non poter dedurre il costo e, nel frattempo, lʼamministratore rischia di prelevare denaro dalla società in modo indebito.

I Compensi Amministratori possono essere stabiliti in misura fissa oppure in misura variabile, oppure ancora un mix delle due opzioni.

Il parametro più usato per stabilire la parte variabile dei Compensi Amministratori è il risultato dʼesercizio (utili oppure EBITDA).

Allʼinterno dello stesso anno possono essere prelevati quando si desidera, ovvero mensilmente, ogni trimestre oppure una volta allʼanno.

Compensi troppo alti

Pur non essendoci alcuna norma specifica che dica chiaramente di quanto possano essere i Compensi Amministratori cʼè da tenere bene un concetto importante.

I compensi agli amministratori vanno determinati secondo criteri di ragionevolezza in rapporto alle dimensioni, alla struttura ed alla redditività della società.

Più volte in passato il Fisco ha contestato dei Compensi Amministratori troppo elevati perché sostiene che siano un artificio per mascherare il prelievo degli utili.

Secondo la Cassazione gli importi troppo elevati non sono deducibili per la quota che supera il principio dellʼinerenza.

Dal momento che si tratta di un concetto generico andrà verificata (in caso di dubbi) la situazione aziendale al momento della delibera, magari consultando un bravo professionista.

Compenso troppo basso, oppure zero

Non mi risulta che ci siano delle norme e nemmeno delle sentenze sul livello troppo basso dei Compensi Amministratori e nemmeno che ci sia una proporzione tra il quanto prelevi ed i rimborsi per le trasferte.

Pertanto il compenso a zero è tecnicamente possibile, tuttavia non rispetta un criterio di prudenza al quale è sempre bene fare riferimento.

Il fatto che non ci sia ancora una sentenza che vieti il compenso a zero per lʼamministratore, magari in presenza di molti rimborsi, non vuol dire che si possa fare con serenità.

In questi casi è sempre bene avere “un poʼ di sale in zucca”.

Pertanto il suggerimento che ho sempre dato a tutti i miei clienti è quello di prevedere un compenso (magari non esagerato) che funzioni in qualche modo da giustificazione per le molte trasferte.

Ricordati di controllare cosa prevede lo Statuto della società perché cʼè sempre il rischio che lʼamministratore possa fare una vertenza per farsi riconoscere dal giudice un equo compenso.

Al fine di proteggerti può bastare una semplice delibera con espressa accettazione dell’amministratore.

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