Come stabilire gli obiettivi è sicuramente un aspetto importante della routine di un imprenditore ed essere certo di raggiungerli diventa una cosa davvero strategica.

In questo articolo ti spiego:

  1. come definire gli obiettivi
  2. come stendere un piano per raggiungerli
  3. come essere sicuro di rispettare il piano

Pertanto inizierò con una breve introduzione di alcuni concetti importanti che ti saranno utili nella fase operativa, ovvero quando preparerai il tuo piano d’azione.

Stabilire gli obiettivi e prepare il tuo piano d’azione

Quando si parla di stabilire gli obiettivi c’è un concetto fondamentale di base che è quello di preparare un piano d’azione.

La definizione sintetica è questa:

preparare un piano vuol dire predisporre una serie di attività in vista di un obiettivo

Il secondo concetto importante è che non esiste alcuno PIANO senza definire un obiettivo specifico.

Questo articolo è pensato proprio per aiutarti a raggiungere il TUO obiettivo, qualunque esso sia!

Il terzo ed ultimo concetto da tenere a mente è che – presto o tardi – tutti noi incontriamo degli scogli da superare pertanto è bene prevedere il fatto che incontrerai degli ostacoli lungo il cammino.

Non si tratta di essere degli indovini e prevedere QUALI ostacoli troveremo; si tratta di prevedere ORA tutte le contromisure possibili per quando serviranno.

Se non serviranno allora tanto meglio!

Stabilire gli obiettivi e 3 abilità importanti per superare gli ostacoli

Abbiamo visto che stabilire gli obiettivi vuol dire avere la coscienza che ci saranno degli ostacoli che (ad un certo punto) potremmo trovarci ad affrontare.

Ci sono quindi 3 abilità importanti per limitare l’effetto di questi ostacoli futuri che ti aiutano a superare le difficoltà con meno stress:

  1. imparare a dire di no quando è necessario
  2. organizzare in modo più efficiente il proprio tempo
  3. preparare un piano in modo di sapere con certezza che potrai realizzarlo

Altra cosa importante è che stabilire gli obiettivi non deve essere confuso con avere dei semplici desideri.

Vorrei diventare ricco non è un vero obiettivo perché è espresso con il verbo al condizionale e questo è il primo indizio che sei tu stesso a dubitare di farcela.

Voglio diventare ricco è una frase più adatta anche se rimane comunque un desiderio perché non è un traguardo misurabile.

Voglio arrivare a 500K di fatturato entro fine anno è sicuramente un obiettivo (in senso tecnico) perché è espresso in modo più chiaro e (soprattutto) è espresso in modo che sia misurabile.

Nello stabilire gli obiettivi dovresti preferibilmente seguire la regola “A2B” ovvero descrivere il punto dove sei ora (punto “A”) ed il traguardo che vuoi raggiungere (punto “B”).

Pertanto l’obiettivo lo potresti meglio descrivere con la frase “oggi sono a 50K di fatturato al mese ed entro fine anno voglio arrivare a 100K/mese“.

Stabilire gli obiettivi iniziando dal punto zero

Prima di iniziare a stabilire gli obiettivi devi fare una fotografia di dove sei ora e di come ci sei arrivato.

Devi analizzare i tuoi numeri per capire dove sei e come hai fatto ad arrivare a quel preciso punto.

Se dici che lo scorso anno hai raddoppiato il fatturato ma non sai esattamente quali azioni hai fatto e cosa ha funzionato (e cosa invece no) allora è molto più difficile replicare la parte virtuosa del processo di miglioramento.

Altra cosa importante è che

devi sempre puntare ad obiettivi realistici

Se per caso il tuo cervello non reputa quel determinato obbiettivo come realmente raggiungibile allora sarà praticamente impossibile che ti mostri la strada per arrivarci.

Una volta stabilito l’obiettivo in modo chiaro è importante definire degli step intermedi e ti chiarisco questo concetto con un semplice esempio.

Poniamo il caso che il tuo obiettivo sia quello di fare entro fine anno 100K in più di fatturato.

Gli obiettivi intermedi potrebbero essere trimestrali oppure (meglio ancora) mensili e questo ti aiuta tantissimo a comprendere se stai tenendo la rotta giusta lungo il percorso.

Altrimenti rischi di trovarti tra un anno ancora al punto di partenza ed ancora distante da tuo obiettivo.

Stabilire gli obiettivi vuol dire usare carta e penna

Un passo fondamentale per stabilire gli obiettivi è quello di scriverli nero su bianco.

Tenere a mente gli obiettivi non basta e quando scrivi qualcosa (preferibilmente su carta) si instaura una sorta di confronto tra te che sei qui ed il supporto cartaceo che è di fronte a te.

Quando i tuoi obiettivi sono scritti su un supporto di fronte a te allora il tuo cervello inizia a fare dei CONFRONTI ed inizia ad elaborare soluzioni.

Se l’obiettivo ce l’hai SOLO nella tua testa allora è probabile che questo meccanismo di produzione delle IDEE non si attivi MAI !

Nel paragrafo precedente hai visto che stabilire gli obiettivi significa andare dal punto A al punto B quindi ci serve una rotta di navigazione, ovvero dobbiamo definire un piano d’azione.

Stabilire gli obiettivi significa definire DOVE vuoi andare ed il piano d’azione descrive COME intendi arrivarci.

Perché serve un piano?

Perché il piano è la tua guida per raggiungere i tuoi obiettivi e navigare a vista senza una rotta può essere dispendioso e ti rallenta notevolmente.

Il piano e la programmazione sono due cose diverse

Presta molta attenzione a non confondere il piano con la programmazione.

Il piano sono le cose che devo fare per raggiungere l’obiettivo mentre la programmazione è la sequenza di quando faccio le singole cose

Questo concetto è molto importante pertanto te lo spiego nel dettaglio:

1️⃣ – il piano contiene l’elenco delle cose da fare, in quale sequenza eseguirle, quanto stimo di metterci, come misuro i risultati e via di questo passo
2️⃣ – la programmazione è il giorno e l’ora della settimana nel quale ho deciso di lavorare alle cose che si trovano nel piano d’azione

Preparare il piano significa guardare la situazione ad oggi e definire la STRATEGIA che ti porta a raggiungere i tuoi obiettivi nel tempo che hai stabilito.

Strategia vuol dire selezionare la combinazione di azioni da mettere in campo e (soprattutto) come andrò a misurare i risultati per poi confermare oppure correggere la rotta mano a mano che procedo.

Inevitabilmente quando andrai a preparare il tuo piano appariranno in modo chiaro i tuoi punti di forza ed altrettanto chiaramente emergeranno i tuoi punti deboli così che tu possa sfruttare le tue migliori skills e nel frattempo elaborare soluzioni per migliorare quello che serve.

I piani migliori hanno degli appositi “KPI“, ovvero degli indicatori di performance che ti aiutano a tenere sotto controllo l’andamento della crescita.

Se il tuo obiettivo è l’aumento del fatturato allora i KPI potrebbero essere quanti nuovi clienti, oppure l’aumento dell’importo medio delle vendite, oppure ancora il tasso di chiusura delle offerte, il tasso di conversione dei prospect e via dicendo.

Personalmente sono dell’idea che sia meglio evitare l’abuso di KPI perché averne tanti non è poi molto differente dal non averne nessuno ed in questo caso il detto “pochi ma buoni” potrebbe essere davvero azzeccato.

Stabilire gli obiettivi e riportare il tutto nel calendario

Una volta scelta la strategia e messo a terra il piano arriva la terza ed ultima fase che, in qualche modo, è anche la più semplice e divertente, ovvero quella di “agendare” il nostro piano.

In pratica passiamo alla fase della programmazione nella quale andiamo a trasferire nella nostra agenda (il calendario) tutte le singole attività da fare.

Quindi dobbiamo imparare al più presto a gestire in modo ottimale il nostro tempo ed una delle tecniche più efficaci è sicuramente quella di passare da calendario degli appuntamenti ad agenda degli impegni.

Personalmente utilizzo il formato settimanale ed uso un’agenda digitale perché questo mi permette di usare la condivisione con il mio team.

In questa fase ti voglio fornire un suggerimento importante ovvero quello di lavorare con blocchi continui di attività:

fai su una sola cosa alla volta, concentrandoti al mille per cento su quella singola attività

I blocchi di attività dovrebbero sempre essere continui ovvero senza spazi perché in questo modo hai meno possibilità di infilare delle attività fuori contesto, per lo meno nelle ore della giornata in cui sei più produttivo.

Come organizzare l’agenda ed il calendario

Il calendario si può organizzare con il metodo orizzontale oppure con il metodo verticale.

1️⃣ con il metodo verticale dividi la settimana in giornate dedicate alle attività premium, altre dedicate al tempo libero ed infine altre dedicate alle attività con scarso valore aggiunto.
2️⃣ con il metodo orizzontale dividi la settimana per fasce orarie così da occuparti delle attività premium nelle ore di massima produttività (di solito la mattina) lasciando le attività con minore valore aggiunto, oppure le attività ludiche per le successive ore nelle quali sei più stanco.

Ho provato personalmente entrambi questi due metodi e nessuno dei due si adattava al mio personale contesto.

Non tutti i giorni sono produttivo alla mattina, alle volte mi capita di essere maggiormente produttivo verso sera.

Altri giorni arrivo alle 5 del pomeriggio e vorrei che il mondo si fermasse mentre altre volte proseguo come un treno sui binari dell’alta velocità.

In pratica ho scoperto nel tempo che non ho un vero e proprio orario preferito per scrivere oppure per leggere quindi ho organizzato la mia agenda a zona e per settimana.

Programmo ogni settimana in modo da poter invertire alcune zone, magari perché in quel momento mi sento abbastanza ispirato per scrivere oppure mi sento un po’ più stanco del solito ed ho bisogno di un’attività a basso dispendio di energie.

Stabilire gli obiettivi con l’aiuto di un Coach

Arrivati a questo punto voglio suggerirti una tecnica che adotto con moltissimi clienti con i quali lavoro annualmente.

Stabiliamo un appuntamento periodico che può essere ogni settimana o due oppure una volta al mese a seconda della velocità che vuoi mantenere.

In questo appuntamento ricorrente vediamo i numeri ed andiamo ad esaminare sia le cose che hanno funzionato sia quelle da migliorare.

Poi è il turno delle domande di chiarimento, ovvero domande che servono ad arrivare al perché una cosa ha funzionato oppure no.

Potresti fare questa cosa anche con un tuo collaboratore e la cosa importante è che le domande siano di qualità.

Sono le risposte che si estraggono di volta in volta a suggerire i miglioramenti necessari a mantenere il tuo piano sulla giusta rotta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Stabilire gli obiettivi senza alcun ingrediente segreto

Come hai visto in questo articolo non c’è nessun ingrediente segreto e tutto si riduce (come spesso accade anche in altri ambiti) ad una questione di ritmo e costanza.

Smetti per un po’ di esaminare i numeri e come per incanto tutto si ferma e poi passano le settimane ed i mesi e sei rimasto fermo.

Esamina in modo costante i tuoi numeri e vedrai che inizierai (inevitabilmente) a muoverti nella direzione giusta.

Ovviamente un aiuto da parte di qualcuno è fondamentale, non tanto perché ne sa più di te, piuttosto per la tipica e naturale propensione del bravo scolaretto che si mette a fare i compiti a casa quando sa che poi la maestra lo interroga.

Si tratta di un appuntamento periodico che puoi fare con chiunque: con il socio, con un collaboratore e perfino con il panettiere sotto casa …vedrai che otterrai risultati consistenti!

Naturalmente con un coach professionista è tutto più veloce e performante.

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