KPI: nome di gran moda che significa indicatore chiave di rendimento (Key Performance Indicator).
Ne parlano tutti, li trovi in ogni slide motivazionale, e c’è sempre un guru pronto a spiegarti perché i KPI sono la chiave del successo.
Peccato che, nella realtà di ogni giorno, molti imprenditori finiscano per considerare i KPI una perdita di tempo: dati difficili da trovare, fogli Excel che non si aggiornano, numeri che non tornano e risultati che non si capiscono.
Insomma, più che uno strumento di controllo, spesso diventano un’illusione ben confezionata, una di quelle mode aziendali che sembrano utili… finché non ti rendi conto che non ti stanno dicendo nulla di utile.
Perché molti imprenditori faticano con i KPI
Il problema non è tanto nel concetto di KPI, ma nel modo in cui vengono gestiti.
Ecco cosa succede nella vita reale:
- i dati sono sparsi in mille gestionali o foglietti volanti
- nessuno ha tempo (né voglia) di mettersi a pulirli e interpretarli
- i numeri spesso non riflettono la realtà che l’imprenditore vive sul campo
- e anche quando si riescono a tirare fuori… non si sa bene cosa farci
Un classico? Il margine sembra buono, ma il conto corrente è in rosso.
Oppure il fatturato cresce, ma i clienti si lamentano sempre di più.
KPI mal gestiti ti danno un’immagine distorta della tua azienda.
E prendere decisioni su informazioni distorte è uno dei modi migliori per finire nei guai.
Il vero errore è nella scelta dei KPI
C’è chi misura troppe cose.
C’è chi non misura niente.
E poi c’è chi ne sceglie tre… e sono quelli sbagliati.
Vediamo i tre errori tipici:
- Troppi KPI: una confusione di numeri, grafici, semafori e percentuali che non ti dicono dove andare. Tanti dati, zero direzione.
- Pochi KPI (mal scelti): rischi di guardare solo un pezzo del problema, magari quello che ti fa stare più tranquillo… mentre l’incendio scoppia altrove.
- Zero KPI: la gestione “a occhio”. E finché va bene, va bene. Ma il giorno che le cose iniziano a girare male, sei cieco.
Un cruscotto con troppe spie accese non ti fa guidare meglio così come un cruscotto spento è altrettanto inutile
Un altro errore comune è affidarsi a KPI che non sono in asse con gli obiettivi strategici dell’azienda.
Questo ti porta ad una falsa sensazione di controllo.
E finisci per rischiare di prendere decisioni sulla base di dati poco rilevanti.
Come un professionista ti aiuta a fare chiarezza (e accelerare)
Un consulente esperto non ti riempie di numeri. Fa l’opposto: ti aiuta a selezionare i numeri giusti.
Ti aiuta a:
- usare i dati che hai già (anche se sono disordinati)
- leggere quei numeri nel contesto reale della tua azienda
- scegliere pochi indicatori davvero strategici
- costruire un sistema semplice, leggibile, ripetibile
Il valore di un KPI non sta nella sigla, ma nella sua capacità di farti prendere decisioni migliori.
Ecco perché un professionista diventa un acceleratore: ti evita di perdere mesi a guardare numeri inutili, e ti permette di concentrarti solo su ciò che conta.
I 3 KPI minimi per governare l’azienda (senza perdere la bussola)
Vuoi una base solida? Parti da qui:
KPI fondamentali:
- Margine di contribuzione – quanto ti resta in tasca ogni volta che vendi qualcosa
- EBITDA (Margine operativo lordo) – il vero cuore della gestione aziendale
- Cash flow della gestione – i soldi che restano (o mancano) a fine mese
A questi aggiungiamo due indicatori “di contesto”:
- KPI sulla soddisfazione del cliente – es. numero di recensioni positive per periodo
- KPI di marketing/vendite – es. tasso di conversione da lead a cliente
Pochi numeri, ma buoni. E soprattutto leggibili.
Vuol dire al massimo 5.
Quindi non sono 15 e nemmeno 50.
Per lo meno per iniziare.
L’azienda è un corpo unico (non fidarti dei guru che guardano solo un organo)
C’è chi ti dirà che l’unico KPI che conta è il ROI.
Qualcun altro ti parlerà solo del tasso di conversione.
Un altro ancora giura che l’unica cosa importante è la produttività oraria.
Attenzione che l’azienda non è come un muscolo isolato da allenare singolarmente.
Piuttosto è come un corpo unico.
Puoi avere il cuore che pompa forte, ma se il fegato è compromesso, non sei affatto in salute.
Puoi avere una super conversione da lead a cliente… se poi quei clienti non sono soddisfatti, stai solo accelerando verso un muro.
La funzione dei KPI è darti una visione complessiva, coerente, integrata.
Non innamorarti del KPI del mese: scegli quelli giusti per te, leggili bene, usali meglio.
Se ti serve aiuto per la tua azienda puoi contattarmi tramite questo ⋙ modulo di contatto ⋘.
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