I costi per abbassare le tasse quali sono? Potrei rispondere con una battuta di spirito e dirti che chiedere ad un commercialista quali costi puoi scaricare è come chiedere ad un avvocato quali cause posso fare.

Ci sono persino dei professionisti che fanno diversi anni di università e di pratica professionale per rispondere che puoi scaricare qualsiasi costo riferito all’attività.

Può essere che in questo momento stai pensando che sei abbastanza intelligente da capire che se hai una pizzeria puoi scaricare il costo della farina, dei pomodori e pure della mozzarella.

Infatti la risposta che meriti è decisamente diversa: a te serve qualcuno che ti dica quali sono i costi per abbassare le tasse ai quali non avevi ancora pensato.

In questo momento potrebbe arrivare qualcuno che ti risponde che puoi scaricare tutti i costi che sono “INERENTI“.

INERENZA ed i costi per abbassare le tasse

Cos’è esattamente un costo “inerente“?

Devi sapere che non c’è nessun articolo di legge e nessun testo unico che ti dice esattamente cos’è un costo “inerente“.

Questa è una definizione che si rileva empiricamente dalle mille-mila sentenze di Cassazione e corti di giustizia tributarie varie.

Ecco qualche esempio di costi inerenti ovvero dei costi per abbassare le tasse:

  1. costi che sono direttamente connessi con quello che vendi, come le merci, imballaggi, costi diretti di vendita, energia elettrica per far funzionare le macchine, ovvero costi collegati ai ricavi
  2. costi che sono collegati alla struttura che produce i ricavi, come il costo della tenuta della contabilità. Si tratta di un costo che non è collegato in modo diretto alla produzione di ricavi, ma più in generale alla struttura che produce i ricavi
  3. costi che sono collegati ad un’attività che potenzialmente produce ricavi. Se ad esempio compro e vendo case e vado a vedere un potenziale appartamento che poi non acquisto perché si rivela una ciofeca, allora i costi sostenuti per il viaggio sono comunque deducibili.

Alcuni casi particolari di costi per abbassare le tasse

Quanto si tratta di inventare cose fantasiose piovono sempre alcune classiche richieste come ad esempio scaricare i costi dei vestiti per presenziare ai meeting in modo elegante oppure scaricare il costo dell’estetista per essere più bello agli appuntamenti.

Nel corso degli anni molte sentenze hanno chiarito definitivamente che questi sono costi per abbassare le tasse solo nel caso siano direttamente connessi alla produzione dei ricavi, come il caso dei vestiti e dell’arredamento di casa di cui ho parlato in questo articolo.

In tutti gli altri casi dobbiamo accontentarci di scaricare solamente gli abiti professionali per alcune categorie di contribuenti come ad esempio il camice per il personale medico, le toghe per gli avvocati oppure particolari capi previsti dalle normative anti-infortunistiche (casco, scarpe, etc).

Costi per abbassare le tasse in modo parziale

Il nostro sistema fiscale prevede una serie di limitazioni per alcune categorie di costi come ad esempio i cellulari, le auto e gli immobili.

Per alcuni tipi di costi il fisco ha stabilito una percentuale massima di inerenza del costo, ovvero ha stabilito “a tavolino” quanto puoi scaricare.

Per la telefonia possiamo utilizzare un 80% del totale, per gli immobili commerciali si arriva generalmente al 70% della spesa mentre gli immobili abitativi sono quasi sempre completamente indeducibili.

In altre parole la parte di costo che eccede la percentuale stabilita andrà sommata alla base di calcolo che sarà quindi di importo più elevato rispetto all’utile reale dell’azienda.

Un altro caso ben conosciuto è quello delle autovetture dove il costo realmente utilizzabile è solo del 20% e c’è pure un limite di spesa di 18.076 euro, salvo il caso in cui si tratti di un veicolo commerciale e salvo un leggero miglioramento per gli agenti e rappresentanti di commercio.

Per questo motivo molti imprenditori si orientano sull’utilizzo dei rimborsi chilometrici che sono deducibili al 100%.

Ci sono poi altri costi che si possono scaricare solo parzialmente come le spese di alberghi e ristoranti (regola generale del 75%) e gli interessi passivi che puoi scaricare fino al 30% del ROL (reddito operativo lordo) riportando l’eccedenza di costo nei 5 anni successivi.

Quali sono i costi per abbassare le tasse che il fisco può “sindacare”

Ci sono dei casi dove questo principio del costo “anti-economico” è usato a sproposito come ad esempio quando ci sono dei compensi agli amministratori che il fisco giudica troppo elevati e ci sono alcune situazioni da tenere presente

1️⃣ costi anti-economici

Tutte le volte che la spesa è manifestamente eccessiva rispetto alle finalità che si propone allora il fisco te la può contestare.

Eccessiva vuol dire che non è conforme al buon senso come ad esempio l’architetto che affitta un ufficio a 500€ al mese e poi spende 130K per ristrutturarlo.

Se vai a leggere la sentenza della Cassazione riferita a questo caso puoi scoprire che l’immobile è intestato alla moglie e capisci che ha provato a “scaricare” dei costi che altrimenti non sarebbero stati deducibili all’interno dell’attività.

Devi considerare che il fisco non è così così sprovveduto come alcuni potrebbero pensare ed un po’ di buon senso dovrebbe essere un ingrediente obbligatorio di qualsiasi scelta in campo fiscale.

2️⃣ il bonifico non basta

In alcuni casi gli imprenditori sono un po’ ingenui per non dire “leggeri” nelle scelte aziendali e sono portati a pensare che per documentare una spesa basta una semplice fattura generica con il relativo bonifico di pagamento ed il gioco è fatto.

Direi che questo modo di pensare è decisamente ERRATO e la Cassazione ha rimarcato decine di volte che la fattura (ed il relativo bonifico) sono la mera “espressione cartolare” dell’operazione.

Significa che la fattura ed il relativo bonifico non costituiscono una prova (in senso giuridico) dell’esistenza dell’operazione, ovvero le due cose non bastano per portare l’importo tra i costi.

Spetta a te provare l’inerenza di quel costo e documentare che si tratta di un vero costo e che lo stesso costo è “inerente” ovvero collegato con la struttura dell’azienda e connesso all’attività reale.

In altre parole – se l’operazione è fittizia – allora i relativi costi sono indeducibili e la fattura ed il bonifico non bastano per giustificare l’operazione.

3️⃣ la responsabilità dell’imprenditore

Questo concetto alle volte è portato all’estremo ed il Fisco potrebbe contestare anche fatture reali che hanno però delle descrizioni troppo generiche e questo ci porta ad una questione importante, ovvero

di chi è la responsabilità di avere una contabilità in ordine?

Del consulente oppure dell’imprenditore?

Facciamo un esempio ed immaginiamo che tu abbia un ristorante e fai la spesa in un grande magazzino all’ingrosso (di quelli che vendono solo con fattura) che all’interno vende qualsiasi articolo, anche non strettamente commestibile.

Ad un certo punto te ne esci con una fattura dove ci sono voci che non sono strettamente relative al food & beverage, come ad esempio:

  • zaino scuola marca ABC – euro 45,00
  • set quaderni scuola XYZ – euro 15,00
  • valigia Tizio & Caio – euro 147,00
  • camicia donna primavera – euro 32,00
  • bermuda uomo – euro 39,00
  • confezione 6 pz. di shampoo – euro 18,00
  • phon per capelli professionale – euro 42,00

➡️ A questo punto cosa succede nel momento di registrare la fattura?

Per prudenza questi articoli verranno tutti registrati alla voce “COSTI INDEDUCIBILI” e nessuno si prende la briga di chiamarti per chiederti di giustificare un paio di bermuda.

A fare la somma con la calcolatrice scopri che le voci in fattura corrispondono a 338€ di imponibile ed hai appena perso tra i 100 ed i 200 euro di tasse a seconda della forma giuridica del tuo business.

Immagina ora di lasciare un appunto al tuo commercialista con scritto (ad esempio):

  • lo zaino, il set quaderni e la valigia sono premi per la lotteria di fine anno
  • la camicia e le bermuda sono indumenti di lavoro
  • lo shampoo e il phon servono per gli spogliatoi del personale

Scrivere una semplice nota di questo tipo ti comporta poco tempo e molto risparmio in termini di tasse future.

Questo esempio per dirti che la responsabilità è tua e questo lavoro non lo puoi e (soprattutto) non lo devi assolutamente delegare.

Ovviamente devi avere un minimo di dimestichezza con queste questioni ed è per questo motivo che c’è il mio canale e che tutte le settimane pubblico dei contenuti per gestire al meglio il tuo business.

In conclusione

Quando si tratta di scovare modi per abbassare le tasse ci vuole un po’ di “suola delle scarpe” ovvero è necessaria molta pazienza.

Le questioni amministrative sono spesso delle vere e proprie rotture di scatole, tuttavia il premio che ne ricavi sono soldi risparmiati alla fine del lavoro.

Avere dei costi per abbassare le tasse non ha nulla a che fare con un semplice miracolo ma è una questione direttamente collegata all’attenzione che metti ogni giorno nel gestire il tuo business.

A presto
MT